Disfunzione somatica, copertina

La disfunzione somatica, la ricerca e la pratica in osteopatia

La disfunzione somatica è una alterazione delle funzioni del corpo che coinvolgono una o più regioni corporee.

Il trattamento manipolativo osteopatico è un intervento centrato sul paziente e su tutto il corpo volto a migliorare l’autoregolazione della persona. Il trattamento osteopatico centrato sulla persona viene personalizzato sulla base della disfunzione somatica (DS) che può essere definite come un’alterata funzione regolativa associata a segni infiammatori palpabili nell’ossatura corporea in diverse regioni del corpo.

Molti paesi che hanno regolamentato la professione dell’osteopata, tra cui l’Italia, indicano la DS come un elemento centrale del trattamento osteopatico.

Tuttavia, il modello concettuale che sostiene la DS, così come la sua utilità per la professione osteopatica, è ancora oggetto di discussione nella comunità osteopatica.

Comprendere il ruolo e l’applicazione della DS è l’obiettivo di questa revisione dell’ambito.

L’analisi degli articoli inclusi permette di descrivere la disfunzione somatica rispetto a: 1) distribuzione geografica; 2)valutazione della disfunzione somatica; 3) trattamento centrato sulla persona e focalizzato sulla disfunzione somatica;

I numeri della revisione sulla disfunzione somatica

In questa revisione di scopo, sono stati identificati un totale di 37.279 articoli attraverso la ricerca nel database e altre fonti. Dopo che i duplicati sono stati rimossi, sono stati proiettati 27.023 titoli e abstract. Un totale di 1495 articoli full-text sono stati valutati per l’ammissibilità. 

disfunzione somatica, popolazione
disfunzione somatica e ricerca

 

La sintesi qualitativa comprendeva 280 studi.

– 166 studi tra quelli inclusi erano studi clinici

– 86% degli studi è stato condotto su pazienti sintomatici

 

Dimensione del campione di 16.731 partecipanti:

– di cui il 40% femmine –> nessun dato su lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer o intersessuali,

– età media: 38,2 +/- 21,93 anni,

– fasce di età: nascita/23 mesi: 7,9%; 2/5 anni: 0,7%; 6/12 anni: 3,4%; 12/18 anni: 1,9%; 19/44 anni: 38,5%; 45/64 anni: 24,1%; >= 65 anni: 10,2%; età non segnalata o non chiara: 18,8% ,

– partecipanti sintomatici nell’86,3% su 280 studi;

 

– OMT eseguita da osteopati professionisti nel 55,7% degli studi, da studenti nel 6,7% degli studi e da medici, pediatri o fisioterapisti nel 5,3% degli studi –> non ci sono dati chiari per il 33,3% degli studi.

1. Distribuzione geografica internazionale

– La valutazione basata sulla disfunzione somatica varia tra i paesi nei 280 studi analizzati nella scoping review: Stati Uniti d’America e Italia i paesi che utilizzano maggiormente la disfunzione somatica per la valutazione osteopatica.

– 172/280 studi USANO la DISFUNZIONE SOMATICA per la VALUTAZIONE (102 USA, 36 ITALIA)

– 89/280 studi NON USANO la DISFUNZIONE SOMATICA per la VALUTAZIONE

– 19/280 studi NON è CHIARO SE USANO la DISFUNZIONE SOMATICA per la VALUTAZIONE.

disfunzione somatica distribuzione geografica

2. La valutazione della disfunzione somatica

– 10 studi su 280, gli autori hanno considerato i codici riportati nella classificazione internazionale delle malattie e dei problemi correlati (ICD) per segnalare le disfunzioni somatiche SD.

disfunzione somatica, ICD

– 16 % degli studi inclusi gli autori hanno adottato la valutazione dei tessuti, dell’asimmetria delle strutture, della mobilità e della dolorabilità come parametri dei risultati palpatori per la rilevare la presenza della SD; in 214 studi gli autori non hanno utilizzato i parametri TART per la valutazione della DS;

– 6 studi hanno dettagliato e riportato la valutazione nel modulo di nota soggettiva, oggettiva, di valutazione e di piano (nota SOAP); 98 non ha utilizzato alcun modulo;

– 56 studi (20%), gli autori hanno riportato la regione per SD (secondo le 10 regioni descritte nell’ICD); 53 studi (19%), gli autori hanno riportato le disfunzioni segmentali; 6 studi (2%), gli autori hanno riportato disfunzioni sia regionali che segmentali; 55 studies (20%),gli autori non hanno dettagliato tra disfunzione somatica e disfunzione segmentale.

3. Trattamento osteopatico della persona attraverso la disfunzione somatica.

Nella ricerca osteopatica il 91% degli studi ha valutato più tecniche manipolative, il restante 9% un solo approccio.

disfunzione somatica, trattamento

 

La manipolazione più indagata è quella di tipo miofasciale (77.8%).

Troviamo poi le tecniche ad energia-muscolare (55.6%) e, a seguire, quelle sui tessuti molli (50.8%).

Complessivamente, le tecniche di bilanciamento legamentoso e quelle craniali sono state studiate nel 46.6% dei lavori inclusi.

Altri approcci tra cui la tecnica di strain-counterstrain, la manipolazione viscerale e quella biodinamica, sono stati considerati occasionalmente.

Considerazioni finali

Il trattamento della disfunzione somatica, nonostante ci sia un dibattico accademico in corso, è considerata una parte importante della pratica osteopatica che varia da paese a paese. La disfunzione somatica dovrebbe essere considerata come un valore clinico che assiste nella valutazione clinica e guida il processo decisionale degli osteopati. 

Ulteriori studi dovrebbero essere progettati per capire meglio perché e come scegliere le diverse modalità di valutazione e intervento per avvicinarsi ad una migliore comprensione della disfunzione somatica, anche valutando nuovi modelli per un suo utilizzo in ambito osteopatico. 

Ad esempio sono necessari studi qualitativi descrittivi delle attitudini e delle preferenze dei professionisti rispetto all’uso del concetto di disfunzione somatica nella realtà clinica. 

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